Sorbus Aucuparia – Sorbo degli uccellatori

2,50 

  • Nella cultura popolare friulana, cadorina e mitteleuropea, le bacche essiccate di sorbo degli uccellatori erano utilizzate come repellente per streghe, lupi mannari e demoni, e come “antidoto” ai malefici e agli incantesimi.
  • Nella mitologia norrena, la pianta è ritenuta sacra al dio Þórr e le vengono attribuiti poteri magici, in grado di scacciare le entità malefiche e aumentare la fecondità. In realtà, tale sacralità pare essere una influenza della cultura lappone in cui la pianta è sacra al dio del tuono Horagalles (la cui stessa sposa è chiamata Raudna, cioè “sorbo”).
  • Dalla bacca si estrae un diffuso conservante alimentare ad azione antifungina: l’acido sorbico, E200. Sempre dal sorbo è possibile ottenere il sorbitolo: poliolo dal sapore dolce usato appunto come dolcificante (sigla E420).

  • Nome pianta: Sorbus aucuparia
  • Nome comune: Sorbo degli uccellatori
  • Tipo di vaso: Alveolo forestale
  • Altezza: 20/40 cm circa
  • Per saperne di più: Wikipedia

480 disponibili

Descrizione

Il sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia L.) è un albero della famiglia delle Rosacee.
Il nome deriva dal fatto che, essendo le sue bacche appetite dalla piccola avifauna migratoria, viene tradizionalmente utilizzato negli appostamenti fissi per la caccia a tali prede. Veniva anche piantato attorno agli impianti per la cattura di tale fauna mediante reti.

Caratteristiche:

Il sorbus aucuparia ha un tronco affusolato, con corteccia liscia (che tende a fessurarsi con l’età). La chioma ha forma tondeggiante, le foglie pinnate, con coppie di foglioline disposte su una linea centrale con una foglia terminale. Fiorisce da maggio a giugno con corimbi molto densi di fiorellini giallastri. Sviluppa piccole bacche rosse che maturano in autunno. Sono commestibili, anche se di cattivo gusto, e attraggono tantissime specie di uccelli (da li il nome comune della specie). La specie è molto resistente al freddo.

Distribuzione e Habitat:

È originario delle aree centrali e settentrionali dell’Europa, dall’Islanda alla Russia. Essendo una pianta specializzata per climi relativamente freddi, nell’Italia del sud (e nei paesi mediterranei) è confinato alle aree interne a partire dai 500/600 m d’altitudine.

Uso:

  • Nella cultura popolare friulana, cadorina e mitteleuropea, le bacche essiccate di sorbo degli uccellatori erano utilizzate come repellente per streghe, lupi mannari e demoni, e come “antidoto” ai malefici e agli incantesimi.
  • Nella mitologia norrena, la pianta è ritenuta sacra al dio Þórr e le vengono attribuiti poteri magici, in grado di scacciare le entità malefiche e aumentare la fecondità. In realtà, tale sacralità pare essere una influenza della cultura lappone in cui la pianta è sacra al dio del tuono Horagalles (la cui stessa sposa è chiamata Raudna, cioè “sorbo”).
  • Dalla bacca si estrae un diffuso conservante alimentare ad azione antifungina: l’acido sorbico, E200. Sempre dal sorbo è possibile ottenere il sorbitolo: poliolo dal sapore dolce usato appunto come dolcificante (sigla E420).

 


  • Nome pianta: Sorbus aucuparia
  • Nome comune: Sorbo degli uccellatori
  • Tipo di vaso: Alveolo forestale
  • Altezza: 20/40 cm circa
  • Per saperne di più: Wikipedia